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Clockwork objects, enhanced learning: Automata Toys Construction in primary education for Learning to Learn promotion, creativity fostering & Key Competences acquisition, with the Education, Audiovisual and Culture Executive Agency.

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Sperimentazione con la scuola elementare - Alivola - P2 - Diario di bordo degli insegnanti Clohe

 

 

Step Diario di bordo degli insegnanti Clohe
1 6 Dicembre 2012 - Presentazione del progetto ai bambini e creazione di una storia
Durata: 2 ore
Gli insegnanti scolastici chiedono agli studenti cosa si aspettano da questo laboratorio.
Primo step: Gli insegnanti scolastici mostrano un automata il cui (semplice) meccanismo è celato, e dicono che durante questo laboratorio gli studenti inventeranno delle storie, e che le storie saranno rappresentate da una serie di automi, creati dagli studenti.
Così dividiamo gli studenti in gruppi di 4, chiedendo ad ogni gruppo di elaborare una storia. Le storie potranno essere di ogni tipo e ogni membro del gruppo fornirà un'idea di partenza. Gli studenti hanno un'ora di tempo per elaborare una storia.
Secondo step: gli insegnanti chiedono ad ogni studente di raccontare (scrivendo e disegnando) i punti più importanti della storia (key points). Gli studenti hanno mezz'ora di tempo per questa fase.
Terzo step: ogni gruppo di 4 studenti , con una storia in comune, decide quali sono i punti chiave della storia che verranno rappresentati. Gli studenti hanno mezz'ora di tempo per questa fase.
Valutazione finale: i bambini raccontano le difficoltà e le soluzioni di questa fase
2 20 Dicembre 2012 - Primo laboratorio con gli studenti: creazione del primo automata
Durata: 2 ore
Setting: gruppi di 4 studenti. Su ogni tavolo dei bambini i materiali per costruire la scatola e un semplice meccanismo.
su altri due tavoli materiali per la decorazione (gomma colorata, tappi, cartoncino, cannucce, nastro colorato, carta crespa, tappetini in gomma/schiuma colorata) e attrezzi per la costruzione (colla a caldo, colla stick, matite, forbici, punteruolo.)
Primo step: Aspettative dei bambini: chiediamo cosa si aspettano oggi e ascoltiamo e registriamo le loro risposte.
Secondo step: presentazione degli automi:
Presentiamo una piccola storia in sei quadri (gli automi hanno il meccanismo celato) , attraverso sei automi: è la storia di un uccellino appena nato (esce e entra dal nido con il suo primo volo), si guarda attorno (secondo automa), mangia un verme (terzo automa) vede i suoi fratelli che stanno volando (quarto automa), prova il volo varie volte (quinto automa) e appena si sente sicuro vola svelto per raggiungerli (sesto automa)
Terzo step: come funziona un automa? chiediamo ai ragazzi come immaginano che l'automa funzioni. Aiutandosi con la scatola  e i materiali che hanno sul tavolo, possono provare a disegnare e costruire un meccanismo.
Alla fine mostriamo il meccanismo dell'automata "camma 3D" e li invitiamo a disegnarlo.
Quarto step: la costruzione della scatola e del meccanismo. In parte è stato già fatto in step 3, adesso lo completano  e incollano in pezzi, in collaborazione con gli insegnanti.
Valutazione finale: i bambini raccontano le difficoltà e le soluzioni di questa fase, ma sopratutto l'entusiasmo nella realizzazione degli automi. Tutti hanno voglia di farne degli altri.
Viene distribuito il primo questionario di valutazione dei bambini.
Viene riconsegnato il questionario.
Note: Un bambino ha chiesto di poter portare a casa un pezzetto di gomma per costruire un automata "tutto suo". Gli suggeriamo di usare una scatola da scarpe, sughero e cartoncino.
3 10 Gennaio 2013 - Secondo laboratorio con gli studenti: creazione del secondo automata
4 gruppi di bambini. Vengono redistribuiti i quaderni per il disegno e si chiede ai bambini di raccontare cosa è stato fatto la volta precedente. Viene mostrato agli studenti un secondo meccanismo, celato, e si chiede loro di immaginare il movimento del meccanismo e di costruirlo a loro volta con i materiali che hanno sul tavolo.
1° step: tutti i bambini cercano di disegnare il meccanismo ma tanti hanno difficoltà a posizionare correttamente il disco orizzontale (in pochi lo mettono appoggiato al disco verticale). Non tutti i bambini riescono a disegnare.
2° step: si consegna il materiale e i bambini iniziano a realizzare il proprio automata. nel gruppo sembra naturale la collaborazione nel lavoro: una bambina disegna il cerchio, un altro bambino lo taglia. Spingiamo i bambini a lavorare insieme seguendo lo stesso percorso, senza perdere un passaggio. Un tavolo è molto veloce e lavora abbastanza unito. Un bambino, assai attento, ha capito perfettamente perché il personaggio si muove da una parte e dall'altra e lo spiega ai suoi compagni.
3° step: incollano bastoncini e cannucce e poi cercano di decidere insieme il personaggio da rappresentare. le proposte sono: un unicorno, una sfinge, un drago. Non riuscendo a mettersi d'accordo decidono di disegnarli tutti e tre e poi scelgono il più bello. A turno incollano i vari pezzetti. Distribuiamo i fogli di gomma colorati per realizzare i personaggi e per colorare e abbellire la scatola. Più o meno insieme decidono e discutono l'animazione dell'automata. Alcuni bambini vanno a prendere i libri che contengono le immagini di cui hanno bisogno. Ogni bambino disegna, taglia e poi incolla i pezzetti che servono per realizzare la decorazione dell'automa.
4° step: nella fase finale dell'assemblaggio i bambini fanno vari esperimenti pratici di movimento e di come si deve assemblare il tutto: per esempio, se le rotelle verticali toccano quella orizzontale alternandosi, allora il personaggio si girerà, altrimenti no. E' un modo semplice, diretto, di verificare la dinamica del movimento.
4 24 Gennaio 2013 - Costruzione degli automata delle storie. 1° step
Durata: 2 ore
Oggi i bambini costruiranno il primo automa della loro storia. L'insegnante Clohe spiega il lavoro che si farà: riprendere la storia che è stata elaborata da ciascun gruppo e realizzare l'automata del primo punto chiave.
Si parte dai punti chiave della storia di ogni gruppo (tre per storia). I bambini rileggono la storia e discutono di come realizzare l'automa. Qualche bambino vorrebbe apportare delle modifiche ed il gruppo ne discute. In un gruppo un bambino che era assente nei laboratori precedenti non vuole realizzare la storia perché "non gli piace". Vorrebbe fare una navicella spaziale. La maestra gli propone di inserirsi comunque nel gruppo e magari apportare qualche modifica fantastica.
Si chiede ai bambini quale dei due meccanismi già costruiti è il più adatto al primo punto chiave della loro storia, e si costruiscono le figure e le decorazioni. Anche la scatola viene decorata, sia davanti che alle spalle e ai lati delle figure, assumendo un vero e proprio ruolo scenografico. Alla fine della giornata ogni gruppo ha realizzato il suo automa ed è pronto per raccontare il lavoro fatto (vedi video)
Valutazione finale: i bambini raccontano le difficoltà e le soluzioni di questa fase.
5 31 Gennaio 2013 - Costruzione degli automata delle storie. 2° step
Durata: 2 ore
L'insegnante Clohe fa vedere ai bambini degli automata già costruiti, in questo caso alcuni automata realizzati dai ragazzi delle medie con una molteplicità di meccanismi, per stimolarli dando loro una serie di esempi.
Si discute sui vantaggi e svantaggi di costruire un automa individualmente o in gruppo. 
Alle 15 inizia il lavoro di costruzione del secondo automa della storia. Le maestre scolastiche collaborano nel creare la divisione in gruppi e nello stimolare il lavoro da fare.
Tra i gruppi che si sono creati oggi ce n'è uno creato da un bambino a cui non piaceva nessuna storia e da un atro bambino "discolo": si mettono subito a lavorare...(la storia è quella del bambino vampiro).
Si da una mano ai bambini per scegliere il meccanismo più adatto in funzione del movimento scelto per il personaggio.
Non tutti i gruppi terminano il proprio automa, ma tutti i gruppi hanno lavorato diligentemente e abbastanza ordinatamente.
6 7 Febbraio 2013 - Costruzione degli automata delle storie. 3° step
Durata: 2 ore
L'insegnate Clohe distribuisce gli automi non completati (tutti). Oggi è il terzo laboratorio dedicato agli automi della storia di ogni gruppo. Si inizia rileggendo la storia, ed in particolare il punto chiave che oggi diventerà un automa.
Alcuni ragazzi disegnano il meccanismo e la decorazione sul quaderno, mentre altri preferiscono agire direttamente, costruendo la scatola e il meccanismo di base.
In alcuni gruppi i bambini dividono il lavoro: c'è chi preferisce creare i personaggi, chi costruire parte del meccanismo, e chi invece si concentra sulla scenografia, decorando la scatola.
Ecco gli automata completati oggi: Miro e l'alieno, il Re leone e i tre pesci, il Bambino vampiro, John il lupo mannaro a quattro braccia, il Bambino e il Lupo mannaro.
7 14 Febbraio 2013 - Costruzione degli automata delle storie. 4° step
Si riformano i gruppi: oggi c'è un gruppo in meno ed un bambino in più, che viene accolto nel gruppo de "la bambina e il vampiro", con il quale collaborerà.
I bambini raccontano le loro storie usando i quaderni per rivedere la storia, disegnare i personaggi e i meccanismi.
L'insegnate Clohe gira per i banchi e aiuta i bambini a pensare a come realizzare l'automata di oggi, in modo che poi siano autonomi nella realizzazione.
Anche le maestre scolastiche aiutano nei vari tavoli e danno consigli sull'uso dei materiali.
Oggi la situazione è la seguente:un gruppo prosegue la storia del Re leone, un altro gruppo continua con la storia di Miro  e l'alieno, e altri due gruppi stanno lavorando sulla storia del bambino vampiro e del Gigante robot.
L'insegnante Clohe suggerisce ai bambini di portare del materiale da casa: stoffa, tappi, vecchie scope e contenitori di plastica vuoti, da utilizzare per la realizzazione dei prossimi automata.

8 21 Febbraio 2013 - Costruzione degli automata delle storie. 5° step
Oggi i bambini hanno portato altri materiali, quali stoffe, elastici, fili di lana e le maestre hanno portato i colori a tempera per dipingere la scatola degli automi. Ciò li ha molto eccitati e sono tutti attivi nel realizzare i personaggi con la stoffa e colorare la scatola. All'inizio del laboratorio si è fatto il riassunto delle storie e degli automata realizzati. Tre bambini sono assenti in quanto messi in stato di punizione dalla preside.
Quattro bambini continuano a lavorare sulla storia del "Re leone e dei pesci", realizzando il quarto automa della storia. Luca aiuta uno di loro a realizzare il meccanismo, altrimenti questo bambino si estranea e reca danno al materiale portato. Nel gruppo del "Gigante robot" oggi c'è un solo bambino, che pensa a come realizzare il secondo automa della storia, mentre un terzo gruppo ha creato una nuova storia, "Pop star", e sta realizzando l'automa. Un altro gruppo ha creato anch'esso una nuova storia, "Rapunzel girl dark", ha scritto la storia  e sta realizzando il primo degli automi. Di fatto nella classe ci sono varie velocità: ci sono gruppi che hanno bisogno di vari incontri per realizzare un automa, mentre altri riescono a costruirne un paio in una sola sessione.
9 28 Febbraio 2013 - Costruzione degli automata delle storie. 6° step
Dopo la divisione in gruppi vengono consegnati gli automata da terminare.
Oggi sono stati consegnati ai bambini i questionari di valutazione, che hanno compilato e riconsegnato.
I gruppi di oggi sono quattro: il gruppo della storia "Pop star" continua il lavoro della sessione precedente, mentre il gruppo del "Leone e dei pesci" ha terminato la storia e ne sta elaborando una nuova. Il gruppo del "Robot gigante" continua la storia, mentre altri due bambini hanno deciso di uscire dai rispettivi gruppi e di costruire una storia tutta loro. "il robot Megazord e il malvagio Volghemort".
Sono stati completati due automi, di cui abbiamo realizzato il video. Per gli insegnanti è stata una giornata per alcuni versi difficile, per via di due bambini che hanno creato scompiglio nel gruppo. D'altra parte i bambini stanno esprimendo in modo palese la voglia di non interrompere l'esperienza e, come si vede, continuano a produrre storie ed automi..
10 2 Marzo 2013 - Visita al Modern Automata Museum
I bambini sono venuti in Museo accompagnati da genitori, fratelli ed insegnanti. Lo sguardo dei bambini era attento ai particolari e alle soluzioni trovate dagli artisti nella realizzazione degli automi. La differenza con gli studenti che visitano il Museo senza aver partecipato ad un corso di costruzione di automi è notevole: in quest'ultimo caso lo sguardo è attento ma in modo generico, con una motivazione principalmente ludica, mentre nel nostro caso lo sguardo è attento ed interessato alla risoluzione di un problema reale: lo sguardo cerca i propri riferimenti specifici, sia in campo letterario (come si racconta una storia in un giro di manovella?) che artistico (quali sono i materiali, le decorazioni, le scenografie più espressive?) che meccanico (come si realizza un certo movimento, un certo effetto?).
Tutti molto contenti ed entusiasti. Per la prima volta abbiamo un rapporto diretto con i genitori che hanno accompagnato i figli, e che sono molto contenti dell'energia positiva che il laboratorio degli automata veicola nei figli.
11 7 Marzo 2013 - Costruzione degli automata delle storie. 7° step
Nonostante le resistenze di tutti (di noi insegnanti e di loro alunni), quella odierna è l'ultima sessione di costruzione di automi: durante le prossime sessioni si condividerà il lavoro con la classe e con la scuola, durante l'open day.
Abbiamo chiesto ai bambini com'è andata la visita al Museo degli Automi, e sono tutti entusiasti. Ognuno ha detto qual'é l'automa che gli è piaciuto di più.
Quindi oggi i bambini dovranno terminare gli automi già in costruzione e non aprire nuova storie, cosa difficile...
La situazione delle storie/automi ad oggi: il gruppo "Rapunzel dark girl" sta realizzando il secondo automa della storia.
Il gruppo della "Pop star" sta terminando l'automa (questa storia è composta da un solo automa) e poi scriveranno la storia sul quaderno, invertendo la procedura...
Un altro gruppo sta realizzando l'automa di una storia scritta la volta passata: "le tre Fatine dei denti", mentre un altro gruppo sta realizzando l'automa della storia "il robot Megazord e il malvagio Volghemort".
Infine, un altro gruppo sta realizzando il terzo e ultimo automa della storia del "Robot gigante".
12 14 Marzo 2013 - Condivisione del lavoro all'interno della classe
Oggi i lavori verranno condivisi con la classe: tutti i gruppi presenteranno il loro lavoro, leggendo la storia e mettendo in movimento gli automi.
Nel corso di questi mesi di lavoro si sono formati via via vari nuovi gruppi, certe volte a causa delle assenze di alcuni bambini, a volte per simpatie lavorative o affinità creative. Naturalmente abbiamo assecondato ogni trasformazione positiva. 
Abbiamo creduto opportuno prolungare il laboratorio dalle sei sessioni preventivate alle tredici effettuate. I bambini erano entusiasti e avremmo potuto continuare all'infinito, e molti dei problemi relazionali di cui ci avevano parlato le insegnanti si sono pian piano ridotti, con vantaggio di tutti.
Questo è lo schema riassuntivo delle storie e degli automi prodotti in questi mesi:
"Il Leone e i tre pesci" - 4 automata; "L'amica Foca" - 1 automata; "Rapuntzel dark girl" 1 automata; "Il gigante robot" - 3 automata; "Milo l'alieno" - 3 automata; "Il bambino vampiro" - 3 automata; "Pop star" - 1 automata; "Il robot Megazord" - 1 automata; "Lo zoo" - 1 automata
"John su marte" - 1 automata; "L'uccellino sperduto" - 1 automata; "L'unicorno" - 1 automata"; "La renna" - 1 automata; "La befana" - 1 automata
13 20 Marzo 2013 - Open day: condivisione del lavoro con gli altri studenti e doceti della scuola
Open day: condivisione delle storie e degli automi con gli altri studenti e gli altri docenti della scuola.
Quasi tutti i bambini si sono trovati per la prima volta a raccontare le loro storie davanti a un pubblico. I bambini delle altre classi, incuriositi da questa "materia" del tutto nuova, giravano a turno tra le postazioni dei gruppi e, dopo una fase di timidezza iniziale, i nostri bambini ci hanno preso gusto, stimolati anche dalla curiosità del pubblico verso i loro automi. Se la sono cavata tutti benissimo.
Grande interesse da parte degli altri insegnanti e una dichiarazione della preside: "Vorremmo che nella nostra scuola questo diventasse un insegnamento stabile "...