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automata nelle classi | |||
“Automata nella classi” è un progetto didattico
innovativo, finanziato dalla Regione Lazio, che impiega la costruzione
di giocattoli meccanici in movimento, detti Automata, con l’obiettivo di
trasmettere agli studenti,
combinando gioco e tecnologia,
una nuova modalità di acquisizione e di integrazione di conoscenze
letterarie, scientifiche ed artistiche, sviluppando negli studenti
capacità di autonomia decisionale, di risoluzione dei problemi, di
iniziativa, di riflessione e di relazione, con l’ambiente e col gruppo.
Durante i corsi, dopo una fase di “alfabetizzazione meccanica”,
equivalente alla “alfabetizzazione musicale”, gli automata creati hanno
raccontato una storia attraverso figure in movimento e meccanismi
realizzati dagli studenti stessi.
Risultati ottenuti a) trasmissione ai docenti di una tecnica innovativa di insegnamento di competenze letterarie, meccaniche ed artistiche b) incremento negli studenti delle conoscenze letterarie, meccaniche, artistiche. c) incremento negli studenti della manualità e delle capacità di consapevolezza, autonomia decisionale, risoluzione dei problemi, iniziativa, riflessione e relazione (ambiente e gruppo).
d) realizzazione di automi con materiali in parte riciclati.
Fasi operative
La realizzazione del progetto è stata articolata in 35 moduli di
tre/quattro ore cadauno, uno per classe. Ogni scuola ha partecipato con
uno o più moduli, in una o più classi. Ogni modulo è stato utilizzato in
vari modi, ed è stata la scuola a scegliere tra: a) modulo base per
insegnanti (tre scuole); b) modulo base per studenti (tutte le scuole).
c) modulo di approfondimento per studenti (una scuola).
Metodologie
La scoperta dei meccanismi è avvenuta con metodo induttivo: il
meccanismo è stato celato e si sono invitati gli studenti a sviluppare
una propria ipotesi sul funzionamento dello stesso, sperimentando con
disegni e materiali. La
realizzazione dei meccanismi e delle figure è avvenuta attraverso un
processo di feedback per tentativi ed errori.
Workshop
Il progetto
è stato comunicato agli alunni attraverso alcune richieste:
a) Immagina un racconto, su un argomento che ti piace in modo speciale
(una filastrocca per i moduli base, una storia per i moduli di
approfondimento). c) Progetta un automa a partire da questa storia. d)
Metti insieme il materiale che è necessario: fogli in gomma, spiedini,
tappi di bottiglia, cannucce, colori, carta, scatole in cartone. e)
Costruisci il tuo automa, dipingilo e prova a farlo muovere. f)
Utilizza il feed-back per
apportare miglioramenti. g) Descrivi quello che hai fatto e mostralo
agli altri bambini, racconta la storia, organizza una mostra.
Il setting del workshop è in primo luogo uno "spazio" in
cui il modo di lavorare cambia. Quindi l'impostazione è un aspetto molto
importante di un laboratorio di insegnamento. In una normale classe
"tutto è fatto per ascoltare" (Dewey, 1949) e in un workshop tutto è
fatto per fare e interagire. Durante il workshop abbiamo
organizzato l'aula per consentire un lavoro individuale o di
gruppo. Lo spazio deve essere organizzato per permettere ai bambini di
avere le attrezzature necessarie, la possibilità di scegliere tra
diversi tipi di materiali, e infine l'opportunità di incontrarsi e
aiutarsi a vicenda.
Abbiamo utilizzato materiali poco costosi e facili da
trovare:
1. Materiale necessario per costruire il meccanismo: per
costruire la parte bassa di un automa abbiamo utilizzato: una scatola di
cartone in cui inserire il meccanismo, per costruire il meccanismo
abbiamo utilizzato alcune rotelle derivate da tappetini di gomma,
bastoncini di legno, cannucce pieghevoli, tappi di bottiglia di
plastica.
2. Materiale per fare la figura (parte alta): abbiamo
utilizzato fogli di gomma colorati, cartone, tappetini in gomma, bastoni
di legno, cannucce, nastri colorati, tessuti, carta crespa, carta
colorata, giornali, materiali riciclati o naturali, e ogni cosa che
l’insegnante e l’immaginazione dei bambini hanno suggerito
3. Gli strumenti: colla a caldo, punteruoli, forbici a
punta tonda, pinze, etc. (Per motivi di sicurezza alcuni di questi
strumenti non sono stati utilizzati dai bambini in modo diretto).
Partecipazione degli studenti e degli insegnanti
Positiva. Un indicatore: le continue richieste di
ritornare e di fare un nuovo laboratorio.
Partecipazione al gruppo
Positiva: gli studenti che finivano per primi aiutavano
quelli rimasti un pò indietro. Indicatori: tutti gli studenti hanno
sempre realizzato il lavoro proposto.
Innovazioni
L’impiego della costruzione degli automata
come mezzo innovativo per
trasmettere agli studenti,
combinando gioco e tecnologia,
conoscenze letterarie, scientifiche ed artistiche, è nuova metodologia
di acquisizione e di integrazione di competenze che sviluppa negli
studenti capacità di autonomia decisionale, di risoluzione dei problemi,
di iniziativa, di riflessione e di relazione, con l’ambiente e col
gruppo.
Il rafforzamento della professionalità dei
docenti attraverso l’acquisizione di una metodica di insegnamento
innovativa.
Lo sviluppo di una scuola delle competenze,
attraverso la diffusione della metodologia laboratoriale.
Lo sviluppo delle relazioni degli studenti e
dei docenti con altri contesti istituzionali simili, attraverso la
condivisione del progetto sul sito Museale.
Prospettive
Il lavoro svolto con questi laboratori e con i laboratori
condotti in precedenza con studenti di vari paesi Europei e in
contemporanea con alcune biblioteche del Comune di Roma danno la
possibilità di affermare che, utilizzando questa modalità didattica,
l’apprendimento basato sul gioco e
l’apprendimento basato sull’arte sono processi importanti che migliorano
l'acquisizione di competenze letterarie, meccaniche ed artistiche a
tutti i livelli di età e che gli automi sono un dispositivo di
comunicazione su misura dei bambini, sono molto apprezzati dai bambini
stessi e sono facili da realizzare in classe.
Pubblicazione E’ stato pubblicato, in diecimila copie, un libretto di 32 pagine che riassume l’attività svolta. Detto libretto è stato distribuito ai partecipanti al progetto e verrà distribuito ad altre scuole negli anni che seguono, per pubblicizzare l’iniziativa ed ampliare la partecipazione scolastica. |
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